Elena
Per molti, Kal è un uomo malvagio.
Foriero di morte, detentore di anime, frequentatore di incubi.
Il dottor Morte. L’incarnazione di Ade.
Dicono che mi abbia rapita.
Che abbia usurpato il posto del mio fidanzato e che abbia colmato
le crepe del mio cuore con delle promesse vuote.
Dicono che abbia lasciato le sue impronte cremisi impresse sulla mia psiche
e che abbia tentato di liberarmi.
Di per sé non dicono nulla di falso.
Se non fosse che restare è stata una mia scelta.
Kal
Per molti, Elena Ricci è un’innocente.
Dea della primavera, amante delle poesie, angelo dei miei incubi.
La piccola. L’incarnazione di Persefone.
Dicono che io l’abbia rovinata.
Che abbia fatto a brandelli la sua virtù e divorato la sua anima come uno squisito
melograno.
Dicono che io abbia radicato il mio male quanto più in profondità dentro di lei
e che abbia tentato di liberarla.
Di per sé non dicono nulla di falso.
Se non fosse che è stata lei a rovinare me.