David Castillo è cresciuto in una famiglia rigida e con regole molto precise. La più importante di tutte recita che l’omosessualità è un peccato imperdonabile. Per questo motivo, vivendo ancora con i genitori e dipendendo economicamente da loro, non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi a un uomo, tanto meno di fare coming out. Quando sua Nonna Rose gli lascia un’eredità da capogiro, decide di immolare una piccolissima parte di quei soldi per recuperare il tempo perduto, senza tuttavia uscire allo scoperto.
Justin “June” Reed è uno dei ballerini più richiesti del Moulin Rouge, un locale a luci rosse dove vengono esauditi i desideri più oscuri e nascosti dei clienti, tutto nella massima riservatezza. Ma June non è solo un ballerino-spogliarellista-escort. Nella sua vita le lap dance e i balli privati convivono in equilibrio precario con la ricerca di un posto dove aprire il proprio studio di tatuaggi e il desiderio di voltare pagina una volta per tutte.
June rappresenta per David la possibilità di evadere, la scoperta, il peccato.
David rappresenta per June qualcosa per cui forse non è ancora pronto: innocenza, spontaneità, libertà.
Ma quando il confine tra cosa è giusto e cosa è sbagliato inizia a sfumare, come può David capire se ciò che sta facendo è ancora esperienza di vita o se tutto si è trasformato in un bellissimo peccato?