Amanda è una giovane e bella giornalista economica impegnata a contrastare l’ingerenza nella sua carriera di un padre ingombrante e a evitare i fastidiosi colleghi della redazione sportiva della rivista per cui lavora. Tuttavia, quando rifiuta in malo modo le avances del nipote del “grande capo” si ritrova ad essere spedita dall’altro lato del mondo per fare da baby sitter a un uomo che rappresenta tutto ciò che ha sempre disprezzato: un tennista vanesio e senza cervello. Questo almeno è ciò che crede lei perché, non appena incrocerà il suo sguardo, si renderà conto che Adam è molto diverso dall’idea che si era creata di lui, fatto che però non contribuirà a rendere il loro rapporto più semplice e meno burrascoso e che costringerà la giovane intellettuale a fare i conti con tutti i suoi radicati pregiudizi…
«Prima. Hai detto che se mi fossi preso anche questo non avresti avuto più niente da darmi.»
«E’ vero.» confermò lei annuendo.
«Mi sono preso tutto?»
Sorrise, comprendendo dove lui volesse andare a parare. «Si, Adam. Non ho nient’altro da darti.» gli sfiorò il labbro inferiore con l’indice. «Ti sei preso tutto.»
